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Infezioni opportunistiche

Vecchi antibiotici sempre meno efficaci, scarsa innovazione dalla ricerca e batteri sempre più "furbi", che continano a stupire  per la loro ingegnosità e incredibile capacità di adattamento e resilienza. Ad aprire il sipario sul momento cruciale della lotta a infezioni batteriche e fungine caratterizzato dalla crisi profonda dell'era atibiotica è il sesto Simposio Di.T.I.O. (Diagnostica e terapia delle infezioni opportunistiche), che riunisce per due giorni  a Genova i maggiori esperti nel campo dell’infettivologia italiana

Numerosi e complessi i temi sotto la lente:  «Nelle due giornate di lavori verrà dato ampio spazio ad alcune tematiche di grande rilievo – dichiara Claudio Viscoli, Direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino-Università di Genova, Presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (SITA) e Coordinatore del Simposio Di.T.I.O. – la gestione del paziente immunodepresso, che può essere colpito da importanti infezioni, in particolare il paziente trapiantato, il paziente con malattie ematologiche, quello in trattamento con farmaci biologici e il paziente affetto da cirrosi; secondo tema, per il quale non si deve mai abbassare la guardia, l’importanza delle vaccinazioni; e, considerata anche la recrudescenza di malattie batteriche invasive che si è registrata in alcune Regioni italiane, ci soffermeremo sulla meningite. Si discuterà ampiamente anche di quello che ci attende nei prossimi cinque anni rispetto agli antibiotici e agli antifungini, che hanno vissuto un boom dal 2000 al 2010 e ora stagnano. Nel complesso però qualcosa si sta muovendo, i reiterati allarmi della comunità scientifica sulla annosa mancanza di antibiotici innovativi e sul fenomeno delle resistenze e gli incentivi economici hanno avuto l’effetto di stimolare le piccole industrie ad investire in ricerca e sviluppo di nuove molecole».

I circa 200 infettivologi attesi al Simposio Di.T.I.O. discuteranno anche di gestione e terapia delle infezioni “difficili”, come osteomieliti, endocarditi e spondilodisciti; altri argomenti d’attualità che verranno affrontati sono il ruolo dell’infettivologo nella gestione della fibrosi cistica e il punto sulle infezioni fungine. Due infine le sessioni dedicate alle resistenze antimicrobiche, ai batteri Gram negativi e Gram positivi, con una rassegna di quanto accaduto negli ultimi 5 anni e delle future prospettive.